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Conferenza

Dopo due anni dai 114 Convegni bahai per giovani indetti dalla Casa Universale di Giustizia in tutto il mondo, ed in Italia a Verona, i giovani d'Italia dai 15 ai 30 anni di età sono invitati a partecipare al Pisa Youth Conference, che si terrà dal 23 al 26 luglio 2015 presso il Palazzo dei Congressi di Pisa!

Non si tratta solo di un evento, Pisa Youth Conference rappresenta i giovani di un movimento su scala mondiale. Noi italiani ci incontreremo da ogni parte del paese il pomeriggio del 23 luglio presso l'Hotel La Pace, Viale Antonio Gramsci, 14 a Pisa (davanti alla stazione).

I principali temi trattati dai gruppi di giovani al Pisa Youth Conference riguardano:

- il periodo della giovinezza e il ruolo dei giovani nella società
- l'età della prima adolescenza
- il mutuo sostegno sulla strada del servizio
- costruire la comunità: il cambiamento di quartieri, villaggi e città
- verso una nuova civiltà: lavoro, famiglia, tecnologia, strutture politiche ed economiche.

Siamo di provenienze diversissime, colori etnie e religioni diverse, ma ciò che ci accomuna è lo stesso desiderio di vedere un mondo nuovo nel nostro futuro; crediamo nella visione di Bahà’ù’llàh di una società sana e prospera e vogliamo offrire un contributo per migliorare il posto in cui viviamo, ovunque siamo, per dimostrare di cosa è capace la nostra generazione. Vogliamo imparare ad impegnarci in una vita di servizio, ad agire con intenzioni pure, a rafforzarci per anteporre ai nostri bisogni quelli degli altri.

Crediamo che l'intera umanità sia un'unica famiglia, poichè tutti siamo figli dello stesso Dio, che costruire la giustizia inizi col vedere con i propri occhi e non con quelli degli altri, e vogliamo cercare la verità in modo libero ed indipendente.

Crediamo che ognuno di noi abbia il dovere di migliorare sé stesso e contemporaneamente di migliorare la società, quindi vogliamo sostenerci a vicenda per servire la comunità partendo dal posto in cui viviamo, dal nostro quartiere, insieme ai nostri amici.

Crediamo soprattutto nell’educazione e nel suo ruolo di rivelare le qualità e i talenti di ogni persona. Vogliamo educare noi stessi ed aiutare a fare altrettanto le generazioni più giovani, i bambini e i giovanissimi dagli 11 ai 15 anni, servendo come insegnanti di classi per bambini e animatori di gruppi giovanissimi.


Oltre il convegno: cosa succede nei quartieri e nelle città?

Guarda il video!

In gruppi di giovani, in ogni città studiamo il materiale dell'Istituto Ruhi con lo scopo di far crescere noi stessi e la realtà che ci circonda. Tramite una profonda riflessione su temi importanti miglioriamo la nostra consapevolezza, e di conseguenza le nostre azioni migliorano. Si tratta di un processo semplice e profondo che sta alla base della trasformazione della società.
Mentre facciamo cresciamo noi stessi aiutiamo anche gli altri a farlo, e prendendoci cura dei bisogni delle nostre realtà inevitabilmente cresciamo anche noi. Così di conseguenza migliora ogni aspetto della vita, anche il modo di vivere importanti strutture quali il lavoro, la scuola, la famiglia.

Come giovani ci impegnamo anche per servire la generazione più piccola. In particolare, grazie al programma di valorizzazione spirituale per giovanissimi, coinvolgiamo la generazione di preadolescenti, dagli 11 ai 15 anni, al servizio dei propri quartieri e delle proprie città. Gruppi di giovanissimi infatti si incontrano, si formano su un materiale di storie di adolescenti che hanno dato il loro contributo per migliorare la loro società, e prendono decisioni su come, insieme, agire per rispondere ai bisogni del posto che li circonda. Questo materiale sviluppa la capacità espressiva dei giovanissimi e la capacità di prendere decisioni importanti. I gruppi si impegnano inoltre in attività artistiche, sportive, artigianali e scientifiche.

Come la Casa Universale di Giustizia descrive i giovani del mondo

Messaggio 8 febbraio 2013
“...giovani la cui integrità e la cui rettitudine non siano indebolite dalla vista delle colpe altrui e che non si lascino paralizzare da qualsiasi loro manchevolezza, giovani che guardino al Maestro e portino «i reietti nella cerchia degli amici intimi», giovani che la consapevolezza delle pecche della società non spinga ad allontanarsi da essa, ma a lavorare per la sua trasformazione, giovani che si rifiutino, a qualunque costo, di lasciar correre l’iniquità nelle sue molte incarnazioni e, invece, si affatichino perché la «luce della giustizia riversi su tutto il mondo il suo fulgore».

Messaggio 1 luglio 2013
“In tutto il mondo decine di migliaia di giovani che hanno molto in comune si stanno riunendo in decine di convegni che condividono lo stesso scopo. Anche se le vostre realtà sono modellate da una grande varietà di circostanze, tuttavia il desiderio di produrre un cambiamento costruttivo e la capacità di prestare un servizio significativo, entrambi tipici della vostra età, non sono limitati a una razza o a una nazionalità e non dipendono dai mezzi materiali. Tutti attraversano questo luminoso periodo della giovinezza che ci accomuna, ma esso è breve e molte forze sociali lo bistrattano. È molto importante dunque cercare di essere, come dice ‘Abdu’l-Bahá, fra coloro che hanno colto «il frutto della vita».

Messaggio 5 dicembre 2013
“È molto incoraggiante che decine di migliaia di giovani, che non sono disposti a soccombere alla frivolezza o ad adattarsi a un facile conformismo, sono ora stati portati nel sempre più ampio abbraccio di una conversazione e di un modello di azione, che hanno conseguenze di vasta portata, riguardo un modo di vivere una vita coerente e di essere un agente di trasformazione spirituale e sociale.”

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